La situazione a KHAN YOUNIS, Striscia di Gaza
Introduzione
Nella Striscia di Gaza, la situazione presso il più grande ospedale, Shifa, è stata oggetto di grande attenzione in seguito all'evacuazione dei pazienti, del personale e delle persone sfollate. L'evacuazione è stata descritta come frenetica e caotica da parte di coloro che hanno assistito, con forze israeliane che hanno effettuato ricerche e scansione facciale tra gli evacuati, con alcune persone portate via.
Le accuse contro un presunto centro di comando di Hamas
L'esercito israeliano ha affermato di aver cercato tracce di un presunto centro di comando di Hamas sotto il complesso ospedaliero di Shifa, una dichiarazione che sia Hamas che il personale dell'ospedale hanno negato fermamente. Nonostante le negazioni, l'evacuazione, dichiarata volontaria dalle autorità israeliane, ha lasciato l'ospedale nelle mani solo delle forze israeliane e di un ridotto personale per assistere coloro che non potevano essere trasferiti.
Un'evacuazione forzata
Mahmoud Abu Auf, uno dei pazienti evacuati, ha dichiarato che lui e la sua famiglia hanno lasciato l'ospedale sotto la minaccia delle armi, con carri armati e cecchini ovunque, sia all'interno che all'esterno. Ha affermato di aver visto le forze israeliane detenere tre uomini durante l'evacuazione. Alcuni operatori sanitari sono rimasti nell'ospedale per assistere coloro che erano troppo malati per essere trasferiti, secondo quanto riferito da funzionari sanitari.
Conseguenze dell'evacuazione
L'evacuazione è avvenuta il giorno in cui i servizi internet e telefonici sono stati ripristinati nella Striscia di Gaza, dopo un'interruzione che aveva costretto le Nazioni Unite a sospendere le forniture di aiuti critici. Nel frattempo, nella zona urbana del campo profughi di Jabaliya, nel nord di Gaza, decine di persone sono state uccise a causa di un attacco aereo israeliano che ha colpito un affollato rifugio delle Nazioni Unite. Le immagini dal luogo mostrano una distruzione massiccia nella scuola di Fakhoura del campo, con più di 20 corpi avvolti in lenzuola insanguinate.
Appello per una tregua umanitaria
La comunità internazionale ha espresso crescente preoccupazione per la situazione umanitaria a Gaza. Philippe Lazzarini, il commissario generale dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA), ha fatto appello a una tregua umanitaria per fermare la sofferenza dei civili. Anche il capo umanitario delle Nazioni Unite, Martin Griffiths, ha sottolineato l'urgenza di porre fine a questa situazione insostenibile.
Continuazione degli attacchi
Gli attacchi israeliani si sono intensificati, con un'incursione aerea che ha colpito un edificio residenziale nei pressi della città di Khan Younis, uccidendo almeno 26 palestinesi. Allo stesso tempo, l'esercito israeliano ha dichiarato che ha colpito un nascondiglio di militanti nel campo profughi urbano di Balata, in Cisgiordania occupata, causando la morte di cinque palestinesi.
La grave crisi umanitaria a Gaza
La Striscia di Gaza si trova in una situazione di emergenza umanitaria critica. La mancanza di energia elettrica, l'interruzione dei servizi di telecomunicazione, la scarsità di cibo e acqua potabile, e la chiusura di molti ospedali stanno mettendo a repentaglio la vita di milioni di persone. L'UNRWA ha avvertito che la quantità di carburante fornita è solo la metà del requisito minimo giornaliero e che la consegna degli aiuti è stata temporaneamente sospesa.
Conclusioni
La situazione nella Striscia di Gaza continua a peggiorare, mettendo a rischio la vita di molte persone. È fondamentale che la comunità internazionale agisca immediatamente per porre fine a questo conflitto e fornire assistenza umanitaria alle persone colpite. La speranza di una tregua umanitaria e di un cessate il fuoco diventa sempre più urgente per porre fine alla sofferenza dei civili.
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